Come recentemente comunicato, le stablecoin con rendimento hanno raggiunto gli 11 miliardi di dollari in circolazione, rappresentando il 4,5% del mercato totale delle stablecoin, in forte aumento rispetto agli appena 1,5 miliardi di dollari e all'1% di quota di mercato ad inizio 2024.
Uno dei maggiori vincitori è Pendle, un protocollo decentralizzato che consente agli utenti di ottenere rendimenti fissi o speculare su tassi di interesse variabili. Pendle rappresenta ora il 30% del valore totale bloccato (TVL) di tutte le stablecoin con rendimento, pari a circa 3 miliardi di dollari, secondo quanto riportato dalla società in un rapporto condiviso con Cointelegraph.
Pendle riferisce che le stablecoin costituiscono l'83% del valore totale bloccato di 4 miliardi di dollari, registrando così un notevole aumento rispetto a meno del 20% di appena un anno fa. Al contrario, asset come Ether (ETH), che storicamente contribuivano per l'80-90% del TVL di Pendle, si sono ridotti a meno del 10%.
Le stablecoin tradizionali come USDt (USDT) e USDC (USDC) non trasferiscono interessi ai detentori. Con oltre 200 miliardi di dollari in circolazione e i tassi di interesse della Federal Reserve statunitense al 4,3%, Pendle stima che i detentori di stablecoin stiano perdendo oltre 9 miliardi di dollari di rendimento annuo.
Crescente trasparenza normativa favorisce le stablecoin
L'aumento delle stablecoin a rendimento si inserisce in un contesto di crescente chiarezza normativa sotto l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
A febbraio, la Securities and Exchange Commission statunitense ha approvato le stablecoin a rendimento come “certificati” soggetti alla regolamentazione dei valori mobiliari, anziché vietarle. L'approvazione consente alle stablecoin a rendimento di operare secondo regole specifiche, tra cui la registrazione, gli obblighi di informativa e la protezione degli investitori.
Proroghe come la Stablecoin Transparency and Accountability for a Better Ledger Economy (STABLE) e la Guiding and Establishing National Innovation for US Stablecoins (GENIUS) rappresentano un segnale positivo.
Nel frattempo, Pendle prevede che l'emissione di stablecoin raddoppierà fino a raggiungere i 500 miliardi di dollari nei prossimi 18-24 mesi. L'azienda ipotizza inoltre che le stablecoin con rendimento conquisteranno il 15% di questo mercato con un'emissione pari a 75 miliardi di dollari (una crescita di 7 volte rispetto agli attuali 11 miliardi).
Pendle sposta l'attenzione sul mercato dei rendimenti
Inizialmente focalizzato sull'airdrop farming, Pendle si è orientato verso il ruolo di infrastruttura per i mercati di yield farming decentralizzati.
La stablecoin USDe di Ethena rappresenta attualmente circa il 75% del TVL delle stablecoin di Pendle. Tuttavia, nuovi operatori come Open Eden, Reserve e Falcon hanno aumentato la quota di asset non USDe dall'1% al 26% nell'ultimo anno.
Pendle si sta inoltre espandendo oltre Ethereum, con piani per supportare reti come Solana e integrarsi con Aave e la blockchain Converge di Ethena, attualmente in fase di sviluppo.
L'interesse per le strategie di generazione di rendimento nel settore delle criptovalute è cresciuto negli ultimi anni, spinto sia dagli investitori retail che da quelli istituzionali che cercano di massimizzare i rendimenti dei propri asset digitali.
Il 19 maggio, Franklin, un fornitore ibrido di servizi di gestione delle retribuzioni in cash e crypto, ha annunciato il lancio di Payroll Treasury Yield, che utilizza protocolli di prestito blockchain per aiutare le aziende a ottenere rendimenti sui fondi destinati alle retribuzioni.
Traduzione a cura di Walter Rizzo